A’Puddara

L’inverno è stato rigido con molte precipitazioni, la riserva di acqua accumulata ha permesso un ottimo sviluppo vegetativo che in primavera ha garantito una splendida fioritura. Le abbondanti piogge di metà Agosto sono state tonificanti per i vigneti, creando una riserva di acqua e vitalità in vigna. A inizio Settembre qualche breve precipitazione ha intervallato settimane calde e soleggiate, permettendo all’uva di arrivare asciutta e sana a piena maturazione. Un ottima vendemmia atta a garantire vini longevi e complessi, dal grande potenziale di invecchiamento.

L’annata è stata caratterizzata da un inverno mite fino a fine Dicembre con nevicate copiose e costanti sul versante Sud Ovest. Nel comune di Biancavilla gli interi mesi di Febbraio e Marzo si sono caratterizzati per la rigidità del clima e per le frequenti gelate causando un rallentamento fino alla prima metà di Maggio dove si è assistito ad un rialzo termico con massime intorno ai 30°C.. Le situazioni di caldo torrido e la siccità dei terreni unite alle intensissime escursioni termiche hanno provocato una grandissima concentrazione e minore produzione media. La prolungata siccità, tuttavia, è stata mitigata da un Settembre ed Ottobre freschi e leggermente piovosi che non hanno tuttavia inficiato una vendemmia molto sana e leggermente anticipata di quasi una decade. La nostra A’Puddara 2017 è dotata di una complessa identità, che riscontriamo in anticipo rispetto ad altri vintage e possibilmente causata dall’annata calda. Sicuramente non possiede la spiccata acidità di alcuni Carricante passati, ma compensa con intensissimi profumi dalla spiccata evoluzione che variano dal timo limonato, al mandarino, idrocarburi ed erba fresca tagliata, con un finale iodato dall’incredibile persistenza. E’ come se questo vintage abbia le caratteristiche erbacee e fini di un vino di montagna, ma che tuttavia porta con se una memoria dello Ionio, sapido e marino.

L’annata è stata caratterizzata da un inverno freddo ed alquanto piovoso che ha sferzato con abbondati precipitazioni il versante Sud Ovest. Fino al mese di Marzo la rigidità del clima è stata costante, causando un rallentamento di maturazione quasi fino all’inizio dell’estate, che ha registrato una tendenza secca me fresca. Le escursioni termiche abbastanza repentine hanno comunque garantito una buona maturazione ed un ottima acidità totale. Settembre ed Ottobre hanno registrato climi freddi con qualche precipitazione sparsa, regalando vini in cantina dalla verticalità prorompente e dalla grande potenzialità di invecchiamento. La nostra A’Puddara 2018 spicca per freschezza ed acidità, i profumi ricordano la scorza di cedro, la nespola e la macchia mediterranea, il palato medio ha una nota burrosa e sapida che chiude con un finale iodato dall’incredibile persistenza minerale.

L’annata 2019 verrà ricordata come una delle migliori della decade in corso, l’inverno è stato clemente sul versante Sud Ovest, con un clima rigido e freddo, ma non troppo piovoso. La primavera invece ha registrato picchi di freddo fino al tardo Aprile, con una lenta apertura delle gemme e un rallentamento generale della fase vegetativa fino a Giugno inoltrato, dove le temperature si sono repentinamente alzate, sciogliendo le nevi sulla cima del Vulcano e aumentando vertiginosamente le temperature fino alla fine di Agosto, nei mesi estivi difatti ci sono state ben poche precipitazioni ed un clima secco e arso. Settembre ed Ottobre si sono contraddistinti per un lieve aumento delle precipitazioni ed un clima terso, con potenti escursioni termiche e notti assai fredde. Complessivamente, l’uva, nonostante una piccola ed evidente riduzione di quantità, ha giovato della splendida annata, garantendo qualità eccelsa e un ottima concentrazione. La A’Puddara 2019 si presenta teso al naso, con sentori di zagara, mandarino, grafite e ginestra, con un lieve accenno idrocarburico e erbaceo. In bocca è verde, verticale ed assai iodato, con un finale salino e persistente dalla spiccata acidità.

Harsh winter with a lot of rainfalls, the accumulation of water allowed a good vegetative development and a great blossoming. Heavy rains in the middle of August invigorated the vineyard, creating a good water source and vitality for the vineyard. Alternating moments of little rainfalls and warm weeks at the beginning of September guaranteed dry and ripened grapes. A great harvest fable to give wines with a good aging potential and complexity.

The year was characterized by a mild winter until the end of December with heavy and constant snowfall on the South West side. The entire months of February and March in Biancavilla were characterized by the rigidity of the climate and by the frequent frosts, causing a slowdown until the first half of May where there was a temperature rise with highs around 30 ° C.. The conditions of scorching heat and the drought of the soils combined with the extremely intense temperature changes have caused a great concentration and a lower average production. The prolonged drought, however, has been mitigated by a fresh and slightly rainy September and October which, however, have not affected a very healthy and slightly early harvest of almost a decade. Our A’Puddara 2017 has a complex identity, which we find in advance compared to other vintage and possibly caused by the hot vintage. Certainly it does not have the marked acidity of some past Carricantes, but it compensates with intense fragrances with a marked evolution ranging from lemon thyme, to mandarin, hydrocarbons and fresh cut grass, with an iodine finish with incredible persistence. It is as if this vintage has the herbaceous and fine characteristics of a mountain wine, but which nevertheless carries with it a memory of the Ionian, savory and marine.

The vintage was characterized by a cold and rainy winter that characterized the South West slope with abundant rainfall. Until March, the rigidity of the climate was constant, causing a slowdown in ripening almost until the beginning of summer, which recorded a wet and cool trend. However, the sudden thermic excursion guaranteed a good maturation and an excellent total acidity. September and October recorded cold and dry climates, giving wines with an overwhelming verticality and great aging potential. Our A’Puddara 2018 stands out for its freshness and acidity, the aromas are reminiscent of cedar rind, medlar and Mediterranean scrub, the medium palate has a buttery and savory note that closes with an iodine finish with an incredible mineral persistence.

The 2019 vintage will be remembered as one of the best of the current decade, the winter was mild on the South West side, with a harsh and cold climate, but not too rainy. Spring, on the other hand, recorded peaks of cold until late April, with a slow opening of the buds and a general slowdown of the vegetative phase until late June, where temperatures suddenly rose, melting the snow on the top of the volcano and dramatically increasing the temperatures until the end of August, in fact in the summer months there was very few rainfall and a dry and hot climate. September and October were characterized by a slight increase in rainfall and a better climate, with powerful thermic excursions and very cold nights. Overall, the grapes, despite a small and evident reduction in quantity, benefited from the great vintage, guaranteeing excellent quality and excellent concentration. The A’Puddara 2019 is tense on the nose, with hints of orange blossom, mandarin, graphite and yellow broom, with a slight hint of hydrocarbon and herbaceous notes. Taste it is green, vertical and very iodized, with a salty and persistent finish with a marked acidity.