LA CANTINA E LE SUE VIGNE

LA MEZZALUNA ETNEA ED I TERRENI VOCATI

LA MEZZALUNA ETNEA ED I TERRENI VOCATI

Dal punto di vista enologico, l’Etna si presenta come una“mezzaluna” vitata, compresa tra i comuni di Randazzo sul versante Nord e quello di S. Maria Licodia sul versante Sud. I due versanti hanno vocazioni e climi diversi, più freddo e ventilato quello a Nord con forti escursioni e nevicate – dove prevalgono le varietà locali vocate ai grandi rossi, come il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio e la rara varietà della Minnella mentre nei quadranti meridionali – più soleggiati, prossimi al mare e con piovosità più accentuata – danno il meglio di sé le uve da bianchi, in particolare Carricante, che acquistano così mineralità e rotondità, a complemento di una acidità strutturale di base che garantisce ai vini una lunga e felice v.

LA CANTINA e LE SUE VIGNE

Il cuore pulsante di Fessina batte a 670 mt slm., a Rovittello, Castiglione di Sicilia (CT). Le vigne – circa 7 ettari – sono situate tra due antiche sciare semicircolari, colate laviche del passato che isolano il vigneto come vecchi muri dei “clos” francesi, creando un microambiente unico. I noccioleti si alternano alla vite, qualche pianta di olivo completa il puzzle agrario delle rasole, che ritagliano i terreni coltivabili ingabbiandoli in scuri muri di pietra lavica. A Fessina si trovano ancora vecchi vigneti, prevalentemente piantati col metodo tradizionale ed antichissimo dell’alberello etneo in quadro, con età variabili tra i 70 ed i 110 anni e con alte densità di viti per ettaro ma una produzione limitata di grappoli. Il vigneto è situato su una dorsale di terreno poco profondo, nero, con un’ importante presenza di sabbia, ricco di piccole pomici e fini argille destrutturate. Su questo terreno abbondano oligoelementi, ferro, potassio, calcio, fosforo, magnesio, manganese: i vini ottenuti dalle uve prodotte su questi suoli sono in grado di stupire per la ricchezza e la complessità dei profumi accompagnati ad un’ interessante ed elegante struttura.

I NOSTRI VINI

A Rovittello l’inverno è rigido, con nevicate frequenti, la primavera è fresca e piovosa, l’estate calda e asciutta, un autunno lungo, tiepido, con un differenziale termico molto elevato tra la notte e il giorno. Vini “verticali”, dalla netta acidità e il profilo definito. 

A Fessina si pratica una viticultura fatta a mano legata alla tradizione contadina, la cui memoria vibra tutt’oggi con i terrazzamenti storici che sostengono autentiche perle rocciose: su queste piccole terrazze crescono Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante in prevalenza. La filosofia della Tenuta è stata chiara fin dal primo momento puntando sulla valorizzazione della biodiversità, le interazioni tra i vari genotipi creano complessità ed una serie di connessioni che vanno intese come una collettività armonica di elementi del tutto differenti l’uno dall’altro.

L’attenzione al varietale è massima, in particolare il Carricante in purezza ha sempre giocato un ruolo fondamentale nei progetti di Fessina, con la prima annata di A’Puddara si è percepita la potenzialità di un idea, quella di dare piena espressione alla bacca bianca per eccellenza qui sul vulcano. Anche in questo caso Silvia si è concentrata sulla zona di elezione atta a regalare un espressione prorompente. 

Biancavilla, a sud è senza dubbio una zona storicamente legata al Carricante, ad altezze impervie di 900 metri ed oltre, dove il Mascalese difficilmente matura, questa varietà ha trovato terreno fertile tra le sabbie piu antiche di tutto il comprensorio. 

Un’altra zona su cui Fessina ha voluto investire per garantire un altre espressione caratteristica del Carricante in purezza è Milo, ad est, qui siamo addirittura più alti e le sabbie nere e cariche di minerali garantiscono rotondità e grassezza per un espressione meno verticale ed acida, ma altrettanto complessa e unica. 

La filosofia è quindi legata alla tradizione etnea, la vigna ha solo quello di cui strettamente necessita ed in cantina gli impatti sono minimi. E’ un percorso vocato all’artigianalità, ed al rispetto della natura nelle sue varie sfaccettature, su tutti i suoi versanti con le peculiarità che ne conseguono e che vanno rispettate. La coltivazione è “consapevole”: ci sta solo quello di cui ha bisogno la vite.

LUOGHI DEL VINO