IL TERRITORIO//L'ETNA
TENUTA DI FESSINA: A’ FIMMINA SU LA MUNTAGNA.
L’Etna, il più alto vulcano attivo d’Europa, è entrato a fare parte dal 2013 del Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. ‘A Muntagna – come è chiamata da sempre dai locali – è un luogo molto particolare, che riconduce alla nostra dimensione. Un’organismo vivo, che cambia tutti i giorni, come noi. Tutti i giorni lancia in cielo un po’ di cenere, un po’ di polvere, qualche sbuffata di fumo. Ed il paesaggio muta visibilmente. Questo fumo apporta nuova terra alla montagna, che cresce, si rigenera.
Racchiuso tra la valle dell’Alcantara, una delle bellezze naturalistiche più scenografiche della Sicilia, il bacino del Simeto e la piana di Catania da un lato ed il mare dall’ altro, il massiccio dell’ Etna è il grande “padre custode” dell’isola, in un misto di rispetto e timore. Esteso per 1570 Km2 e con un perimetro di 221 Km, la sua vetta sfiora i 3350 m. con falde dolci, fino i 1550 m., coltivate ed abitate. Si evidenziano colate di lava scura con chiazze di bosco e macchie di ginestre fino ai 2400 m. e poi, a finire, nuda roccia. La base del vulcano appare ben rilevata sul livello marino, mentre il cono si erge fino ai 2900 m., dove si appiattisce in un altipiano ellittico come il residuo di un vecchio cratere, per arrivare al cono terminale, ancora attivo.
ETNA
“L’Etna sta come un immenso gatto di casa che quietamente ronfa e ogni tanto si sveglia, sbadiglia, con pigra lentezza si stiracchia e, d’una distratta zampata, copre ora una valle ora un’altra, cancellando paesi, vigne e giardini. E appunto come i gatti di Eliot ha tre nomi diversi: Etna, Mongibello, e il terzo segreto. Immenso”.
L. Sciascia
Centinaia di coni lavici secondari si trovano sparsi lungo il pendio, dai quali occasionalmente fuoriesce materiale lavico che arriva spesso fino alla zona popolata. Nel 1669 una colata raggiunse Catania distruggendone alcuni quartieri, mentre nel 1928 distrusse Mascali. Il terreno vulcanico è costituito da lava, basalti, tufi, lapilli e ceneri molto permeabili all’ acqua. Sulla cima è sempre presente la neve nel periodo invernale, ma la zona risulta essere arida in quanto priva di fiumi e ruscelli. Questi ultimi si trovano abbondanti in basso, insieme a sorgenti e pozzi.