Etna in eruzione, il boom della denominazione più scoppiettante d’Italia con nove vini cult

DI: ZARMALANA  18/02/2021

I locals lo chiamano semplicemente A’ muntagna”, il gigante Etna che in questi giorni sta  brontolando, con un’eruzione spettacolare con le immagini che hanno fatto il giro del mondo. A parte qualche disagio sembra che non ci siano problemi con persone e colture del luogo, nemmeno tra i filari delle vigne che da quelle parti stanno dando vita a una Doc Etna davvero scoppiettante. Un boom del vino dell’Etna che da anni sta dettando i trend del gusto non solo in Sicilia, ma in Italia e nel mondo. 133 le Contrade che compongono un puzzle territoriale ai piedi del vulcano alto 3.340 mt. Proprio nella toponomastica delle Contrade, con nomi ricchi di fascino e storia, c’è l’essenza dell’Etna e la riscoperta di antiche tradizioni rurali.

\"\"

I numeri della Doc parlano di 4,5 milioni di bottiglie prodotte tra  136 produttori associati al Consorzio. Si parla a ragione di terroir vulcanico, con un’origine di 600.000 anni fa con eruzioni sottomarine e un sovrapporsi di colate laviche, cenere e lapilli che risalgono dal centro della terra. La Denominazione di Origine Controllata dei vini Etna nasce nel 1968, prima DOC della Sicilia e tra le prime nate in Italia. Nel gennaio 1994 nasce il Consorzio di tutela con l’obiettivo di valorizzare e proteggere le produzioni dei vini Etna e il territorio. A partire dalle uve autoctone come Nerello Mascalese, il rosso simbolo dei vini dell’Etna, come gli altri figli enoici nati sul vulcano nasce da viticoltura eroica. Nerello Cappuccio, Carricante e Cataratto, uvaggi protagonisti di un disciplinare con diverse le sfumature in bottiglia. Ecco una selezione di nove vini cult tra Etna Bianco, Etna Superiore, Etna Rosso, Etna Rosso Riserva, Etna Rosato, Etna Spumante Bianco ed Etna Spumante Rosato, per non farsi mancare nulla.

 

Il Musmeci Etna Rosso Riserva Speciale Tenuta Fessina

\"\"Il CRU di Nerello Mascalese di Fessina è dedicato a Ignazio Musmeci, il conservatore de “I Vigne di Fessina” che con tanto amore permise di lavorare viti di oltre ottant’anni. Una storia di questa terra straordinaria, con i suoi paesaggi, i suoi colori, la sua civiltà che si intreccia al destino delle persone. Un’edizione speciale collega la memoria di Ignazio a Roberto, che fondò Fessina con Silvia, il vino è una dedica che lega cuore ed anima della Tenuta Fessina, un ricordo che si allaccia al percorso emozionale che segna l’inizio di un sogno, sin dalle radici più profonde. Nerello Mascalese 100%., colore rubino scarico con riflessi granati, profumi di inchiostro, sottobosco, petali di rosa, note balsamiche, cenere, goudron, liquerizia, fichi, ferro. Gusto centro tannico setoso e vellutato, verticale e dalla spiccata spanna acida dai sentori minerali, rotondo e morbido sul finale che avvolge con una leggera nota dolce di fragolina selvatica.

 

INFO www.consorzioetnadoc.com/