Trascorsa l\’estate, c\’è sempre una buona ragione per andare in Sicilia. La stagione della vendemmia, che va da metà settembre ai primi di novembre, è un periodo delizioso, per clima, paesaggio e offerte enogastronomiche. Ecco la top ten dei wine resort più belli ai piedi dell\’Etna

È questo il momento ideale per programmare un viaggio in Sicilia. Destinazione Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, e i suoi borghi gioiello. Il periodo più bello è sicuramente quello della vendemmia, che alle pendici dell’Etna inizia a metà settembre e si protrae fino ai primi giorni di novembre. Tante le attività da fare, come degustazioni tra antichi palmenti e vigne centenarie da ammirare dalla piscina a sfioro di un wine resort a 5 stelle.

All’inizio sembrava la solita moda passeggera, un fenomeno destinato a esaurirsi nell’arco di poche stagioni. E invece l’interesse per il territorio dell’Etna non accenna a diminuire. I suoli lavici e il clima unico (temperature di montagna nel cuore del Mediterraneo) regalano prodotti straordinari come mele, agrumi e i vini tanto osannati dalla critica più autorevole. Carricante e Nerello Mascalese sono le due varietà storiche del vulcano, rispettivamente a bacca bianca e a bacca nera.

Dagli anni Zero è cominciata una vera “caccia al tesoro” che ha portato diversi imprenditori, siciliani e stranieri, ad acquisire vigneti sull’Etna. Ultimo nome celebre, in ordine di tempo, è quello di Oscar Farinetti. Di pari passo con la produzione vinicola, si è sviluppato anche il settore enoturistico, il più delle volte avviato dalle stesse aziende vinicole che qui hanno costruito la loro cantina. Antichi palmenti dove un tempo avveniva la pigiatura dell’uva per produrre il mosto, sono stati sapientemente restaurati in armonia con il territorio e trasformati in relais di charme dotati di ogni comfort.

Una vacanza in un wine resort etneo consente di immergersi e scoprire la millenaria tradizione vinicola dell’Etna. Tra le tenute c’è ancora chi custodisce gli alberelli centenari, maestosi e superbi, sopravvissuti alla filossera che alla metà dell’Ottocento distrusse la maggior parte delle vigne in Europa.

Il sistema Etna rappresenta un modello vincente di turismo da replicare non solo in altre aree della Sicilia, ma in tutto il sud dell’Italia. Ogni stagione ha poi la sua magia: sole e mare in primavera e in estate, la vendemmia in autunno e la neve d’inverno (è proprio vero, si può sciare anche in Sicilia). Tutto questo consente ai proprietari dei wine resort di restare aperti tutto l’anno e destagionalizzare l’offerta turistica, con un conseguente beneficio per l’economia dell’intera comunità etnea. I più grandi estimatori dell’Etna sono i sudditi di sua maestà, che possono usufruire tutto l’anno dei collegamenti aerei diretti tra Londra e Catania. Agli inglesi seguono a ruota belgi, francesi e italiani.

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5. Tenuta di Fessina
Uno degli obiettivi più importanti di Silvia Maestrelli, tra i produttori che hanno dato nuovo slancio all’enologia sull’Etna, è quello di “aprire” questo giovane territorio alla divulgazione e all’ospitalità legata al mondo del vino. L’intenzione è promuovere il territorio dell’Etna, unico per le condizioni pedoclimatiche eccezionali che lo caratterizzano, capaci di donare vini di una qualità eccellente. A gennaio, nella Tenuta di Fessina, sono state inaugurate 4 camere sapientemente restaurate ed arredate con rustica, ma sofisticata semplicità, che mantengono tutto il sapore originario del palmento settecentesco. Gli arredi di famiglia si alternano a tocchi di arte e design, in un elegante mix senza tempo.
Consiglio per i winelover: i vini sono leggendari, come A Puddara, un Carricante 100%, rigoroso e delineato come il vulcano (a muntagna in siciliano) che si staglia nella notte.
Tenuta di Fessina
Contrada Rovittello – Castiglione di Sicilia (CT)

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Fonte: https://www.lacucinaitaliana.it/storie/luoghi/la-top-10-dei-wine-resort-delletna/

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