A Marzo in vigna la natura ricomincia un ciclo infinito, un lento germogliare, una nuova vita, le gemme si schiudono e tutto prende colore, movimento, rinasce. A Fessina questo momento è sacro, la vigna viene rispettata e pazientemente attesa, accompagnandola verso una nuova annata lasciamo che il tempo circoscriva i momenti, gli attimi unici delle prime fioriture, la spontaneità della viticultura Etnea che accoglie nel vigneto un caleidoscopio di colori, di elementi storici da sempre compagni della vigna vecchia; il ciliegio, il mandorlo, la borragine fioriscono con i Nerelli, con il Carricante. Una danza lunga millenni che mai finisce di sprigionare emozionalità, un percorso fatto di legami, di trazione, l’alberello Etneo risorge dopo un rigido inverno e sprigiona l’energia conservata, pronto a regalare un altro vintage, figlio del suolo ricco e vergine, che continuamente rigenera, crea e distrugge sotto l’ombra della Muntagna di fuoco.